Regolamento dell’oratorio

Il regolamento dell’Oratorio San Luigi Gonzaga.

A cosa serve un regolamento dell’oratorio? A mettere ordine ed esplicitare a tutti le regole di convivenza all’interno dell’oratorio.

Quando don Bosco scrisse il primo regolamento dell’oratorio volle stendere alcune regole non per vietare qualcosa, ma per aiutare tutti a fare la propria parte. Cioè con intenzionalità positiva e propositiva: voleva chiarire la parte che ciascuno poteva e doveva offrire al bene di tutto l’oratorio.

Il regolamento dell’oratorio è quindi una raccolta di indicazioni che ne vuole custodire le caratteristiche: essere un ambiente accogliente, educativo ed evangelizzante. Il legame con il Vangelo deve essere presente e visibile.

Suo responsabile è il Parroco pro tempore, che è riferimento ultimo per quanto riguarda ogni attività ed iniziativa che si svolge in oratorio. Nell’organizzazione delle attività il Parroco fa riferimento al Vicario parrocchiale o ai Presidenti dell’oratorio che, con il Consiglio dell’Oratorio, propongono progetti ed iniziative e le organizzano.

Ricordiamoci infine che l’oratorio è vivo perché la comunità che lo vive dà un buon esempio: ognuno di noi facendone parte si assume un impegno educativo verso i più piccoli. L’oratorio è per crescere insieme, ad ogni età.

INDICAZIONI FONDAMENTALI

L’oratorio è (e deve essere) un ambiente educativo a livello umano e cristiano.

  1. Crediamo in DIO. Rispettalo e rispetta gli altri in quello che fai e in quello che dici. In alcuni momenti di preghiera, in chiesa o in oratorio, tutto si ferma. Partecipare significa che sai e condividi che oratorio significa “Luogo di preghiera”. In ogni caso, almeno, non disturbare.
  2. Crediamo in OGNI PERSONA. L’incontro con gli altri, di ogni etnia e religione, diventa occasione di crescita e confronto. Evita ogni tipo di violenza, verbale e non. Sii propositivo e sempre d’esempio per i più piccoli.
  3. Crediamo nello STARE INSIEME. Offri a tutti la tua compagnia. Ricordati che l’amicizia è uno dei doni più preziosi da dare e da ricevere. In oratorio si viene per molti motivi (giocare, partecipare al catechismo, spendersi nel servizio e nell’animazione,…). Non escludere nessuno dai giochi: forse non sarà un campione, ma può essere un amico.
  4. Crediamo nella FAMIGLIA. L’oratorio è famiglia di famiglie, pertanto ognuna trova spazi e proposte per confermare la propria scelta di fede, e occasioni per vivere la propria responsabilità educativa verso i figli.
  5. Crediamo nella CONDIVISIONE. L’oratorio è per te, ma non è tuo, è anche per tutti gli altri. Riordina e chiedi di riordinare gli spazi e ciò che contengono, affinché chi viene dopo di te trovi ogni cosa in ordine, pulita ed efficiente. Condividi e lascia utilizzare anche agli altri gli ambienti dell’oratorio.

In particolare, proprio perché ci troviamo in un ambiente educativo si ricorda che ogni luogo dell’oratorio ha le proprie regole.

INDICAZIONI PER UNA BUONA GESTIONE E CONVIVENZA

Chi entra in oratorio è tenuto a rispettare le altre persone, le regole di convivenza civile, e le strutture.

L’orario d’apertura è:  lunedì dalle 16.00 alle 18.30;

dal martedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00

sabato dalle 16.00 alle 19.30 (ora legale) o 16.00-19.00 (ora solare)

domenica dalle 11.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30 (ora legale) o 16.00-19.00 (ora solare)

* L’orario potrebbe subire cambiamenti.

 

 

Poiché l’oratorio è un luogo privato aperto al pubblico e tutelato, in quanto tale, dal Codice Civile e Penale, chiunque compia atti contrari a quanto esposto nel regolamento e, seppur richiamato più volte, persista nei medesimi comportamenti, verrà allontanato dall’oratorio per un tempo che sarà valutato dal Sacerdote e comunicato al Consiglio dell’oratorio.

 

 

Milano, novembre 2017

Il Consiglio dell’Oratorio